"C'è uno zingaro felice dentro il cuore di ogni donna, quando la
natura esplode e ti chiameranno mamma"
(Alex Britti)
a
D.
Fu
quel mercoledì di ottobre
che Tu
entrasti nella mia vita,
due
mani bastavano a contenerti,
ma la
tua forza già prorompeva, ed emergeva,
su un
coro di piccole voci,
urlando al mondo che ora, eri arrivato Tu!
Dio!
non potrò mai scordare l'incontro con i tuoi occhi!
Un
mondo intero si aprì in quell'istante!
E non
c'è al mondo emozione che lo possa uguagliare!
Ora
eri lì, finalmente con me,
tra le
mie braccia,
e non
più solo "dentro" di me, nascosto, un mistero.
Potevo
scrutare il tuo viso, i tuoi occhi,
stringerti, accarezzarti, coccolarti,
potevo
amarti come nessuno ti avrebbe amato mai.
E la
vita è trascorsa insieme a noi,
migliaia di giorni,
migliaia di notti,
e il
tuo andare incontro alla vita
in
quel tuo modo,
sempre
così fiero, tenace, dolce, testardo, irrequieto,
a
volte orgoglioso ma mai con prepotenza,
ha
segnato e accompagnato ogni attimo.
Scorrono davanti a me i giochi, le risa,
le
lacrime, le apprensioni,
scorrono tutte insieme con lo scorrere degli anni,
e
rivedo i tuoi momenti
di
gioia, di spensieratezza, di tristezza,
rivedo
la tua voglia di libertà, ad ogni costo,
la
ritrovo in me come in te anche ora, sempre.
Ed
ora, mio giovane uomo,
stai
affrontando la tua vita
con
l'entusiasmo e con la determinazione di sempre,
il
mondo è tuo, è lì fuori, devi solo coglierlo,
ma
cogliere il meglio,
lascia
"ai più" le facili e meschine cose,
e
rimani tra "i meno" che sanno guardare "oltre",
lascia
sempre spazio all'amore,
alla
comprensione, al perdono,
rispetta e fatti rispettare, in ogni occasione.
Non so
insegnarti la vita,
ma
solo guidarti con il mio amore,
con
la certezza che sempre,
in
ogni istante,
potrai
volgerti indietro e contare su di me
per
proseguire questa tua corsa,
che
abbiamo iniziato insieme quel 27 ottobre,
per
condividere le tue future gioie
e i
tuoi primi dolori,
sempre
sicuro di avere accanto una persona
che ti
saprà comprendere ed amare.
© Dolceluna
Milano, 7 settembre 2003
-A mio
figlio, l'amore più grande della mia vita-
...E ti giuro che
tu sarai qualcuno, e griderai al futuro il vento che c'è in te, come
è vero che,
c'è più tra zero e uno, che non tra uno e cento,
e uno è
quello che sa vendersi la pelle, fa impallidire il fato, s'illumina
di stelle, se io non sono stato,
allora
cerca tu, di essere un grand'uomo!...
(Claudio Baglioni)
...quella sera a San
Siro...insieme:)...
*
Con tanto amore, la tua mamma *
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